5 mostre da non mancare
By Valentina Silvestrini – 8 agosto 2019, Artribune
Dalla riscoperta della passione di Gino Severini per i soggetti della Commedia dell’Arte alla struggente intensità dei lavori dell’artista cilena Sandra Vásquez de la Horra, alla sua prima personale in un museo italiano. E per l’architettura un focus sui disegni di Adolfo Natalini. Contemporaneamente alle mostre “Duel. Davide Balliano. L’attesa”, “Campo Aperto. Luciano Caruso” e “Ora et labora. Gabriele Mauro. Oro”, inaugurate a giugno, il museo di piazza Santa Maria Novella accoglie altri cinque progetti espositivi.
1. ROOM. SANDRA VASQUEZ DE LA HORRA
Alla prima personale in un museo italiano, dopo importanti riconoscimenti internazionali ed esposizioni in tutto il mondo, la cilena Sandra Vásquez de la Horra (Viña del Mar, 1967) incoraggia gli osservatori a penetrare in Aguas Profundas, come indica una delle opere dell’intensa mostra fiorentina. E, in effetti, di fronte ai suoi lavori – alcuni dei quali realizzati appositamente per l’occasione, dopo “l’incontro” con Mario Sironi; altri al proprio debutto espositivo – è impossibile sottrarsi all’esercizio del pensiero e rinunciare a un’analisi anche introspettiva. In tutti i suoi disegni, di dimensioni variabili, e nelle loro “evoluzioni” tridimensionali, Vásquez de la Horra agisce sempre imprimendo un peculiare sigillo: l’immersione nella cera costituisce infatti il passaggio conclusivo del suo processo artistico. Disegno e scultura si combinano e armonizzano, senza tuttavia che la potenza narrativa del tratto manuale, nel quale si rincorrono memorie personali ed echi di matrice latinoamericana, risulti indebolita.
Source: www.artribune.com/arti-visive/2019/08/mostre-estate-museo-novecento-firenze/